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Aperti i bandi PRIMA 2020: 71 milioni di euro per la ricerca agroalimentare

A seguito dell’approvazione da parte della Commissione Europea dell’Annual Work Plan 2020, sono ufficialmente aperti i bandi PRIMA 2020.

Dare un contributo al settore agroalimentare dal punto di vista della ricerca e dell’innovazione è l’obiettivo dei nuovi bandi da 71 milioni di euro pubblicati in questi giorni dalla fondazione Prima (Partnership on research and innovation in the mediterranean area).

Costituita dalla Commissione europea e da 19 Stati membri dell’area del Mediteranneo tra cui l’italia, la fondazione Prima nasce come partnership per sviluppare un’agenda strategica di ricerca e innovazione a lungo termine secondo tre aree tematiche: una gestione efficiente delle risorse idriche, un’agricoltura sostenibile e catene del valore agroalimentare come motore per la crescita. Annualmente, viene elaborato un piano di lavoro basato sul parere di un comitato scientifico consultivo che procede alla stesura di bandi e alla valutazione delle proposte in base alle norme Horizon 2020.

L’obiettivo dei bandi di quest’anno è individuare soluzioni per l’agricoltura dell’area mediterranea, fortemente influenzata da cambiamenti climatici, urbanizzazione e crescita della popolazione. In particolare, viene richiesto ai partecipanti di fornire soluzioni alla sfida dei cambiamenti climatici secondo tre diverse azioni: utilizzando sistemi agricoli basati sulla biodiversità o su genotipi che riducono lo stress da siccità, incentivando il risparmio idrico e migliorando l’uso del suolo e, infine, scegliendo soluzioni innovative che contribuiscano ad uno sviluppo sostenibile secondo gli standard europei.
 
Al bando, potranno partecipare almeno tre soggetti privati o pubblici (associazioni produttori, aziende agricole su cui attuare la sperimentazione) dotati di personalità giuridica e stabiliti ciascuno in diversi paesi partecipanti a Prima.
Di questi Paesi, almeno uno dev’essere stabilito in Croazia, Cipro, Francia, Italia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Slovenia, Spagna; un altro in Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Tunisia, Turchia, Israele; infine il terzo Paese può trovarsi in qualunque degli stati aderenti al programma.
 
Per concorrere al bando, i partecipanti dovranno consegnare entro il 15 aprile 2020 una proposta preliminare sintetica di progetto, che sarà valutata da Prima.
Una volta superata la fase preliminare, entro il 16 settembre 2020 è richiesta la consegna del progetto completo per la valutazione finale. I risultati saranno resi noti a dicembre 2020.
Le scadenze per le presentazioni delle proposte progettuali sono nel mese di aprile. Maggiori informazioni sulle modalità di presentazione e sulle tempistiche per le candidature sono disponibili sul sito della Fondazione PRIMA http://prima-med.org/calls-for-proposals/

 

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5 febbraio, Giornata Nazionale Contro lo Spreco Alimentare

Oggi, 5 febbraio 2020, è la settima Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare.
Il tema dello spreco alimentare è un problema globale che alimenta i cambiamenti climatici generando l’8% delle emissioni annuali di gas serra. Purtroppo però, nel nostro paese, la quantità di alimenti persi o sprecati durante tutta la filiera, è ancora troppo alta. Secondo il Food Sustainability Index, sviluppato da Fondazione Barilla con l’Economist Intelligence Unit, ogni anno in Italia sprechiamo 65 Kg di cibo pro capite.

Globalmente questi dati si traducono in una perdita economica pari a 2,6 trilioni di dollari all’anno e in perdite di risorse naturali utilizzate per “produrre spreco alimentare”. La Frutta e la verdura che gettiamo ogni anno, infatti, per essere prodotta ha richiesto oltre 73 milioni di metri cubi di acqua. Un’enormità, se si pensa che con la stessa quantità potremmo soddisfare il fabbisogno di acqua potabile di una regione delle dimensioni della Puglia per 153 giorni.

I numeri dello spreco di cibo dimostrano che siamo davanti a un fenomeno drammatico che, a livello globale, ci allontana dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Tutti noi possiamo fare la nostra parte per contribuire a contrastare questo fenomeno. Come? Scopri i progetti che Fondazione Barilla  ha messo in campo per far meglio comprendere le cause, e quindi per identificare le soluzioni in tema di perdite e sprechi alimentari

La mostra “Noi, il Cibo, il nostro Pianeta: Alimentiamo un futuro sostenibile” nasce per mettere in luce il ruolo fondamentale che la cultura del cibo riveste nell’evoluzione della nostra società e per raccontare come le nostre scelte alimentari possano contribuire a far bene a noi, ma anche al Pianeta. Quest’esperienza interattiva e immersiva è aperta a chiunque abbia interesse ad approfondire i temi che ruotano intorno alla sostenibilità alimentare e ambientale.
La mostra è aperta 7 giorni su 7 e, i prossimi 23 febbraio e 22 marzo, aprirà anche alle famiglie i propri laboratori didattici.

In queste due giornate l’esperienza si aprirà con la visita guidata all’esposizione, in cui immagini tematiche di grande impatto si alterneranno a momenti di approfondimento in specifiche aree didattiche, per acquisire i principali contenuti. Le famiglie saranno successivamente coinvolte in attività laboratoriali. Tutte le attività saranno presentate con una modalità ludica, con lo scopo di consolidare ulteriormente le conoscenze oggetto della mostra. Scopri di più!

Ciascuno di noi può essere attore del cambiamento!
Ecco qualche consiglio per ridurre lo spreco a livello domestico:

 

1) Fai una spesa ragionata: prima di comprare, controlla cosa serve davvero, fai una lista – attieniti ad essa –  e ricorda che sprecare cibo vuol dire buttare via soldi

2) Quando cucini, fai attenzione alle quantità e prepara solo ciò che puoi consumare

3) Fai attenzione all’etichetta: guarda sempre quando scadono i cibi

4) Quando riponi i prodotti in frigorifero, metti i cibi a breve scadenza davanti e riponi in freezer i cibi che non puoi mangiare a breve

5) Ricette contro lo spreco: non buttare via avanzi e scarti alimentari, possono dare vita a nuovi piatti creativi

6) Prodotti freschi e di stagione: privilegia l’acquisto dal produttore

7) Hai comprato troppo cibo? Condividilo con i tuoi vicini di casa o invita degli amici per mangiare insieme

8) Al ristorante: se ti avanza del cibo chiedi di portare a casa gli avanzi in un pacchetto

9) “Da consumare preferibilmente entro il…” vuol dire che gli alimenti risultano ancora idonei al consumo anche successivamente al giorno indicato. Verifica bene prima di buttarli

10) Usa la tecnologia e cerca le app che ti aiutano a sprecare meno cibo.

Fonte: Fondazione Barilla Center for Food&Nutrition

 

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La Turing School of Development presenta il Master in innovazione sociale per lo sviluppo sostenibile

Il corso si struttura in due fasi distinte, una attraverso l’insegnamento a distanza, dal 1° novembre 2019 al 19 gennaio 2020;
la seconda con l’apprendimento frontale nel campus universitario dal 20 gennaio al 15 aprile 2020.

Maggiori informazioni sul sito della Turin School of Development

 

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Da fondazione Barilla, buone pratiche per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile

Fixing food 2018: best practice per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” analizza le migliori pratiche adottate a livello globale nel campo della sostenibilità alimentare.

Come quadro di riferimento, lo studio utilizza i tre pilastri del Food Sustainability Index (FSI) – agricoltura sostenibile, sfide nutrizionali, e lotta contro sprechi e perdite di cibo – messo a punto da The Economist Intelligence Unit, il centro di ricerche del gruppo The Economist, in collaborazione con la Fondazione BCFN (Barilla Center for Food & Nutrition).

Accedi e scarica il Rapporto Fixing Food 2018 fixingfood2018-italian-mar2019

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I risultati del terzo Festival dello sviluppo sostenibile, ASviS tira le somme

Oltre mille eventi sull’intero territorio nazionale hanno caratterizzato il terzo Festival promosso dall’ASviS. Da questa grande mobilitazione sono emerse numerose proposte su tutti i temi dell’Agenda 2030. Ecco una sintesi. 

La terza edizione del Festival dello sviluppo sostenibile si è svolta dal 21 maggio al 6 giugno. L’ASviS, i suoi aderenti, le università, le scuole e numerose città hanno partecipato all’iniziativa, con il supporto di imprese e istituzioni, dando vita a 1061 eventi in tutte le regioni italiane. L’editoriale di Claudia Caputi e Flavia Belladonna traccia un quadro complessivo dei risultati e richiama i tre grandi convegni organizzati dall’Alleanza, sull’Europa, sul ruolo di imprese e finanza e sul consuntivo politico della manifestazione.
Una serie di articoli descrive i risultati per Obiettivo dell’Agenda 2030: Eleonora Angeloni parla di povertà e diseguaglianze; Lucilla Persichetti di alimentazione e agricoltura sostenibile; Maria Flavia Cascelli di come garantire la salute per tutti e a tutte le età; Giulia D’Agata di educazione allo sviluppo sostenibile e giovani; Alice Rinalduzzi del ruolo delle imprese, delle istituzioni e della società civile per perseguire la parità di genere; Ivan Manzo di acqua e ambiente marino e terrestre; Donato Speroni degli impegni necessari per una giusta transizione in materia di energia e clima; Andrea Bonicatti di innovazione e buone pratiche in materia di lavoro ed economia circolare; Lorenzo Pompi di infrastrutture e città sostenibili; Ottavia Ortolani e Ivan Manzo di cooperazione internazionale e diritti umani. Infine, l’articolo di Cecilia Menichella affronta il tema trasversale della cultura, dall’analisi dei modelli alle proposte artistiche.

Il dossier è completato dalle gallerie degli eventi e da tutte le puntate del TG giornaliero andato in onda sui canali dell’ASviS per tutto il periodo del Festival.


Gli approfondimenti sul tema Alimentazione e agricoltura sostenibile: dal Festival la ricetta per raggiungere il Goal 2

di Lucilla Persichetti, referente del Gruppo di lavoro dell’ASviS sui Goal 2 e 12

Educare le giovani generazioni per riequilibrare il sistema alimentare, bilanciando tradizione e innovazione. Ecco la chiave per raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile secondo oltre 80 eventi del Festival. 
9 luglio 2019

Sono state 85 le iniziative che, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile, hanno affrontato l’Obiettivo 2 dell’Agenda 2030. A livello nazionale, il tema è stato al centro dell’evento organizzato dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition “Salute, alimentazione e agricoltura sostenibile: educare gli adulti di domani”, che si è svolto il 5 giugno a Roma presso la sede del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (Miur). In un dibattito multidisciplinare tra istituzioni, mondo scolastico, società civile e attori del sistema agro-alimentare, l’evento ha evidenziato il ruolo decisivo dell’educazione per comprendere e correggere gli attuali squilibri del sistema alimentare: dalla contrapposizione tra fame e obesità all’ipersfruttamento delle risorse naturali e lo spreco di cibo lungo la filiera.

Se da una parte i giovani di tutto il mondo manifestano per chiedere un approccio nuovo e radicale nella lotta al cambiamento climatico, secondo una ricerca Ipsos presentata durante l’evento, soltanto il 17% degli under 27 sa cosa siano gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e sei su 10 ritengono che raggiungerli sia responsabilità delle generazioni future. Per questo è essenziale il ruolo del sistema scolastico nella formazione delle ragazze e dei ragazzi. Proprio per formare cittadini più consapevoli a partire dai banchi di scuola, la Fondazione Barilla ha organizzato il concorso rivolto a docenti e classi delle scuole secondarie di secondo grado “Noi, il cibo, il nostro Pianeta – in action”, le cui premiazioni si sono svolte nel corso dell’evento nazionale.

L’iniziativa del 5 giugno ha messo in luce anche l’importanza dell’innovazione: per riequilibrare il sistema alimentare occorre rivederlo alla luce degli SDGs, ripensando il modo in cui il cibo viene prodotto, distribuito, trasformato e consumato. L’Italia avrebbe tutte le carte in regola per eccellere in questo campo, trasformando la sostenibilità del settore agro-alimentare in un vantaggio competitivo ed estendendo il modello del Made in Italy a tutte le dimensioni del benessere, ma per farlo deve puntare sull’innovazione. In quest’ottica, credere che la stessa dieta mediterranea sia immune dalla necessità di cambiamenti è un errore. Istituzioni, politica, università e ricerca, scuola, imprese e cittadini devono quindi unire le forze per affrontare in maniera integrata le sfide ambientali, sociali ed economiche dello sviluppo.

Molti altri eventi del Festival hanno evidenziato l’importanza dell’educazione per costruire un rapporto equilibrato tra le persone, l’ambiente, il cibo e le risorse naturali. A partire dai più piccoli, con il laboratorio “Chi semina raccoglie”, organizzato da Zappata Romana, un’associazione impegnata nella condivisione di best practice riguardanti orti e giardini condivisi, e dall’Ente Regionale Parco Appia Antica, durante il quale sono stati protagonisti i bambini. Nel corso di una domenica di maggio, i “piccoli giardinieri” hanno avuto modo di vivere tutto il ciclo colturale presso l’Hortus Urbis, antico orto romano nel Parco dell’Appia Antica: dalla semina in vasetti al trapianto delle piantine dal semenzaio dell’orto, fino al raccolto. Passando dal campo alla tavola, il 28 e il 29 maggio gli studenti dell’Istituto tecnico economico e tecnologico “Itet – Felice e Gregorio Fontana” di Rovereto hanno progettato menù e buffet eco-sostenibili. L’iniziativa “Abbuffet” si è articolata in una serie di incontri formativi con l’obiettivo di compilare ipotesi di menù con prodotti sostenibili, facendo attenzione alla qualità del cibo, ai contenuti calorici degli alimenti, ai prezzi e luoghi di acquisto oltre ai materiali di imballaggio e al loro riciclo.

Nel percorso verso la costruzione di modelli alimentari più sostenibili, il Festival ha anche messo in luce la centralità dei territori. Nel corso dell’evento “Accesso alla terra e nuova agricoltura sostenibile per la difesa degli ecosistemi” organizzato dalla Strategia nazionale per le aree interne, ad esempio, si è riflettuto sul rapporto tra agricoltura e tutela della biodiversità a partire da esperienze virtuose messe in atto nel nostro Paese per favorire l’accesso alla terra e la messa in sicurezza del paesaggio. L’iniziativa “Agroecologia in azione – La diversificazione dei sistemi colturali per la sostenibilità e la resilienza”, tenutasi il 28 maggio a San Piero a Grado e organizzata dal centro di ricerche agro-ambientali “Enrico Avanzi” dell’Università di Pisa e dall’Istituto di Scienze della Vita della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, invece, ha posto l’accento sull’approccio agro-ecologico alla sostenibilità dei sistemi colturali attraverso delle visite guidate articolate in tre itinerari tematici sulle colture di copertura, le colture leguminose e le colture perenni.

In virtù del suo forte legame con il territorio, numerosi eventi hanno affrontato il tema della dieta mediterranea, iscritta dall’Unesco nel 2010 nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità e ispirata ai modelli alimentari tradizionali di Italia, Francia, Grecia, Spagna, Marocco, Cipro, Croazia e Portogallo. È il caso dell’iniziativa “Lo stile di vita mediterraneo per il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030”, promossa dal Centro per la sostenibilità dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, che ha evidenziato come quella che a livello internazionale viene definita the Mediterranean way rappresenti un valido strumento per conseguire gli SDGs. L’evento ha sottolineato l’importanza di conoscere, riconoscere e apprezzare gli antichi sapori della nostra tradizione agroalimentare, e di salvaguardare i variegati ecosistemi del mediterraneo. Se il prodotto agroalimentare è legato a un luogo concreto, alle sue risorse ambientali, ai suoi processi storici, alle sue reti comunitarie e alla gente che lo abita, infatti, mangiare sano è il modo più diretto e completo di rapportarsi al mondo circostante e di esprimere la propria cultura attraverso la scelta dei cibi e le modalità di consumo. L’evento “The mediterranean way. Cibo, tradizione, innovazione e sostenibilità”, anch’esso promosso dall’Università degli Studi di Bari, ente che ha organizzato numerose iniziative locali nell’ambito del progetto “Città e ASviS per l’Agenda 2030” del Festival dello Sviluppo Sostenibile, ha poi presentato la dieta mediterranea come modello per costruire comunità resilienti e sostenibili. Lo stile di vita mediterraneo, infatti, va oltre il cibo, abbracciando valenze sostenibili dal punto di vista nutrizionale, ambientale (poiché ha un più limitato impatto sull’ambiente rispetto a diete basate su un maggiore consumo di carne), sociale (per il suo legame con il territorio e le sue caratteristiche di convivialità, identità e scambio tra i popoli del Mediterraneo), ed economico (per le sue implicazioni in termini di riduzione della spesa sanitaria nazionale, di risparmio per i consumatori, e di valorizzazione delle imprese locali).

Dalla dieta mediterranea alla dieta del futuro: saranno gli insetti la chiave per una alimentazione sostenibile? Il 27 maggio a Pisa sono state una entomologa, una antropologa e una scrittrice a confrontarsi sul tema attraverso considerazioni ambientali, legali e socio-culturali. La riconsiderazione del ruolo degli insetti come fonte alimentare (anche soltanto per specie animali oggetto di allevamento) per sfamare il pianeta in modo sostenibile, nonché come agenti primari per la riduzione dei rifiuti organici e la bioconversione è stata poi al centro dell’evento “Insetti: ingredienti del futuro o del nostro presente?”, tenutosi il 28 maggio e promosso dall’Università degli Studi di Udine e dal Comitato Borgo Poscolle. Sempre a Udine, nel contesto della quinta edizione della manifestazione “Conoscenza in festa”, il 31 maggio si è discusso della normativa applicabile alla produzione di insetti per finalità alimentari, mettendone in luce spazi operativi e criticità. L’evento “Insetti come cibo del futuro: prossima realtà o semplice fenomeno mediatico?” ha evidenziato le opportunità e i limiti normativi della questione a livello europeo.

E ancora: insetti per la produzione di proteine da un processo di bioconversione dei rifiuti organici e apicoltura come soluzione intelligente per salvaguardare le foreste dagli incendi boschivi attraverso il coinvolgimento diretto delle comunità locali. Sono alcune delle idee innovative e delle tecnologie per l’agribusiness premiate nel corso della giornata inaugurale di Exco 2019, la fiera internazionale della cooperazione. Con 440 candidati da oltre 100 Paesi e cinque continenti, la terza edizione dell’Unido Itpo Italy International Award “Innovative Ideas and Technologies in Agribusiness” ha consolidato il suo ruolo di cerniera tra i temi dell’innovazione, della sostenibilità e dell’agribusiness a beneficio delle sfide affrontate dai Paesi in via di sviluppo in questo settore, premiando progetti nei settori più vari, dall’idroponica alla valorizzazione di colture tradizionali, dai trattamenti post-raccolta alla blockchain.

Scopri tutti gli eventi del Festival dedicati al Goal 2

La Fondazione Barilla sostiene il Goal 2 e il Goal 3

Da Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile – ASviS

 

 

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Progetto di ricerca PRIMA, sostenibilità agroalimentare e idrica nel Mediterraneo

Migliorare la salute pubblica e la consapevolezza alimentare attraverso l’istruzione nelle scuole, porre fine all’uso di antibiotici negli allevamenti su animali sani, coinvolgere gli agricoltori nell’uso di nuove tecnologie per migliorare l’efficienza in agricoltura e puntare sulla ricerca scientifica: sono le raccomandazioni degli esperti emerse dalla ricerca Delphi AgriFoodMed, realizzata da un gruppo di ricerca dell’Università di Siena, guidato dal professor Pierangelo Isernia e dal professor Angelo Riccaboni, nell’ambito di PRIMA, il programma di ricerca congiunto che coinvolge 19 paesi del Mediterraneo e che promuove la ricerca e l’innovazione nel settore agroalimentare e idrico, sostenuto in Italia dal MIUR.

I risultati dell’indagine, già anticipati al Board of Trustees della Fondazione Prima, che si è svolto a Barcellona lo scorso 12 giugno 2019, sono stati presentati a Roma (Museo Orto Botanico) nell’ambito del convegno “Lo Sviluppo Sostenibile: Didattica, Ricerca & Innovazione nel campo agroalimentare per l’Agenda 2030”, 17 -18 giugno, organizzato dalla Sapienza Università di Roma, FAO e Segretariato di PRIMA.

Lo studio, che identifica le tendenze in corso sulla sostenibilità del sistema agroalimentare e idrico nel breve (2020) e lungo periodo (2030), segnala un crescente divario tra i paesi del nord e del sud del Mediterraneo.

In particolare, il sud vedrà l’aumento della pressione sulle risorse idriche, aumento dell’uso di fertilizzanti e dell’energia elettrica in agricoltura, ma anche dell’impronta ecologica e delle conseguenze generate da un’alimentazione non equilibrata. Infatti l’abbandono della dieta mediterranea, ritenuta sana e sostenibile, a favore di diete più ricche di carboidrati, carni rosse, grassi e zuccheri, rischierà di produrre conseguenze negative sul benessere e la salute. Inoltre, i cambiamenti climatici aggreveranno fenomeni come la riduzione del suolo destinato all’agricoltura, l’intensificazione della produzione agricola, l’inquinamento e le minacce alla biodiversità.

“L’analisi e i risultati della ricerca Delphi AgrifooMed” dichiara il Capo Dipartimento per la Formazione Superiore e la Ricerca del MIUR, Giuseppe Valditara “dimostrano quanto sia basilare investire in ricerca e innovazione nel settore agroalimentare. Il MIUR sostiene fortemente il programma PRIMA poichè finalizzato a tre esigenze da noi ritenute prioritarie: promuovere la crescita dell’intera area mediterranea, favorire la solidarietà fra paesi europei e del Nord Africa, rendere sempre più centrale e strategico il ruolo dell’Italia entro quella diplomazia della ricerca più volte auspicata da questo Ministero.

La ricerca Delphi AgriFoodMed, condotta con il metodo previsionale Delphi, ha coinvolto da un gruppo di 79 studiosi e professionisti del settore provenienti sia dalla sponda Nord che da quella Sud del Mediterraneo. Spiega il professor Pierangelo Isernia: “Gli esperti del nostro panel concordano nell’aspettarsi che, nei prossimi anni, la crescente pressione sulle risorse agro-alimentari, i mutamenti nell’uso delle risorse e i cambiamenti climatici accentueranno il divario tra Nord e Sud del Mediterraneo, e questo richiederà da parte dei governi risposte differenziate, ma coordinate, a livello sia strutturale che di comportamenti individuali.”

Angelo Riccaboni, presidente della Fondazione PRIMA, ha detto: “La ricerca conferma le grandi sfide e le enormi opportunità che caratterizzano l’area del Mediterraneo. La collaborazione scientifica nel Mediterraneo e il finanziamento all’innovazione – due obiettivi del Programma PRIMA – contribuiranno ad uno sviluppo sostenibile della regione, capace di tenere assieme opportunità di occupazione, rispetto ambientale, salute e crescita economica.”

La ricerca completa è disponibile a questo link:

http://www.primaitaly.it/wp-content/uploads/2019/06/AGRIFOODMED-Delphi-Final-Report.pdf

Clicca qui per saperne di più sul programma di ricerca PRIMA

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Siena Summer School on Sustainable Development – Seconda edizione 9-20 settembre 2019

Dopo il successo della prima edizione, che ha visto la nascita di alcuni progetti in tema di sviluppo sostenibile, negli spazi del Santa Chiara Lab dell’Università di Siena si svolgerà dal 9 al 20 settembre 2019 la seconda edizione della Siena Summer School on Sustainable Development.

La Scuola è organizzata dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), in collaborazione con Fondazione Enel, Leonardo, la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (Rus), Sustainable Development Solutions Network Italia, Sustainable Development Solutions Network Mediterraneo ed il Santa Chiara LAB dell’Università di Siena.
Si tratta di una proposta educativa nata dalla volontà di promuovere i contenuti dell’Agenda 2030 e diffondere la conoscenza degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile al fine di sensibilizzare comunità, imprese e singoli individui sui temi della sostenibilità.

Mediante un’impostazione interdisciplinare, la Scuola mira al raggiungimento di una formazione di alto profilo e qualificazione sui temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Affronta le sfide sistemiche dello sviluppo sostenibile e promuovere l’adozione di soluzioni concrete ed efficaci.

La Summer School, della durata di due settimane, e che quest’anno prevedrà anche lezioni in lingua inglese, si articolerà in insegnamenti teorici, seminari e lavori di gruppo, con la partecipazione attiva sia di accademici sia di rappresentanti di istituzioni, imprese e organizzazioni internazionali. Alcune sessioni del programma si svolgeranno in luoghi di interesse storico e particolarmente rilevanti per i temi dello Sviluppo Sostenibile, anche a contatto con esperti del mondo delle imprese.

Sono disponibili 10 Full Scholarship e 30 Partial Scholarship per un programma didattico-scientifico di alto livello. La deadline per le iscrizioni è il 20 Giugno p.v..

Programma e info: http://santachiaralab.unisi.it/siena-summer-school-on-sustainable-develo…

Iscrizioni: http://www.congressi.unisi.it/?page_id=1136

Promo: https://www.youtube.com/watch?v=aAg6V9-qL3Q

Contatti: sienasummerschool@unisi.it.

Presso la Cittadella della Regione Calabria workshop sulle strategia di sviluppo sostenibile

Martedì prossimo 4 giugno, il presidente della Regione, Mario Oliverio, concluderà i lavori di un importante workshop sul tema: “Biodiversità, Paesaggio e Sviluppo territoriale nelle Strategie di Sviluppo Sostenibile”,  che si terrà dalle ore 11.00 alle ore 14.00 presso la Sala Oro della Cittadella regionale.

L’incontro prevede anche la partecipazione di rappresentanti del Ministero dell’Ambiente ed ha l’obiettivo di lanciare un focus-group delle Regioni italiane che sarà coordinato dalla Regione Calabria.Il programma dei lavori prevede gli interventi degli assessori regionali all’Ambiente eTerritorio e alla Pianificazione Territoriale e all’Urbanistica, Antonella Rizzo e Franco Rossi, della Dirigente Generale Dipartimento Ambiente e Territorio Orsola Reillo e di Domenicantonio Schiava, Dirigente Generale del Dipartimento Urbanistica e Beni culturali della Regione Calabria.Di “Biodiversità e scenari di sostenibilità in coerenza con Agenda 2030” parleranno Gabriele Alitto Dirigente Settore Sviluppo sostenibile  ed Educazione Ambientale, Mara Cossu Funzionario Div. I – Direzione Generale per lo Sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l’Unione Europea e gli organismi internazionali – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Nino Martino, Direttore tecnico di AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) ed esperto di Aree protette ed interpretazione ambientale.Seguirà un focus sulle biodiversità che prevede gli interventi dei referenti regionali della Cabina di Regia della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS), di altri attori regionali come Enti Parco, Riserve, Associazioni, Arpa, Università e dei referenti di altre Regioni partner. f.d.

Scarica il programma dei lavori: PROGRAMMA-EVENTO-4-GIUGNO

Fonte: Regione Calabria

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Il programma della terza edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile

Dal 21 maggio al 6 giugno in tutto il Paese si terranno centinaia di eventi (convegni, seminari, workshop, mostre, spettacoli, eventi sportivi, presentazioni di libri, documentari) collegati agli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Il programma del Festival dello sviluppo sostenibile 2019 è stato presentato giovedì 2 maggio nel corso di una conferenza stampa nella sede Rai di Viale Mazzini a Roma. Oltre al presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini e al portavoce Enrico Giovannini, sono intervenuti il direttore Bilancio sociale e sostenibilità Rai Pietro Gaffuri, il direttore di Rai Radio 3 Marino Sinibaldi e i rappresentanti dei partner istituzionali e aziendali. Nel corso della conferenza stampa sono state illustrate le diverse iniziative organizzate dall’ASviS e dai suoi aderenti e la campagna di comunicazione istituzionale, realizzata in collaborazione con il Dipartimento informazione editoria della Presidenza del Consiglio e trasmessa sulle reti Rai.

La terza edizione del Festival lancia l’appello “Mettiamo mano al nostro futuro” per invitare tutti a partecipare alla costruzione di un mondo sostenibile. Chiama all’azione individuale e collettiva, dal mondo economico e imprenditoriale a quello della politica e delle istituzioni, dalle scuole alle università, dai cittadini agli operatori della cultura e dell’informazione. Tutti siamo invitati a mobilitarci per contribuire a cambiare passo verso uno sviluppo sostenibile che non lasci nessuno indietro, come ricorda l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sottoscritta anche dall’Italia.

L’inaugurazione del Festival dello Sviluppo Sostenibile si svolgerà in un momento decisivo per l’Unione europea, a pochi giorni dalle elezioni per il Parlamento europeo. Infatti, il primo dei tre eventi del Festival organizzati direttamente dall’ASviS si terrà il 21 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Al convegno internazionale “Per un’Europa campionessa mondiale di sviluppo sostenibile” parteciperanno il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e personalità di rilevanza internazionale per dibattere sulle politiche che l’Unione europea dovrà mettere in campo all’indomani delle elezioni.

Nella serata del 21 maggio si terrà, sempre presso l’Auditorium, il “Concerto per un’Europa sostenibile”, eseguito dai giovani musicisti del complesso d’archi della European Union Youth Orchestra (EUYO) e trasmesso in diretta su Radio 3. Si tratta di un evento dal forte valore simbolico, caratterizzato da un alternarsi di brani musicali e letture di testi, al quale parteciperà anche il Maestro Michelangelo Pistoletto.

Il secondo evento organizzato dall’ASviS si terrà il 28 maggio a Milano, presso l’Auditorium di Assolombarda e affronterà il tema “Le imprese e la finanza per lo sviluppo sostenibile. Opportunità da cogliere e ostacoli da rimuovere”. All’evento prenderanno parte i vertici di alcune delle più grandi aziende e organizzazioni imprenditoriali. Il Festival si concluderà il 6 giugno, alla Camera dei Deputati, con il terzo degli eventi dell’ASviS “Italia 2030: un paese in via di sviluppo sostenibile”, nel corso del quale verranno presentati alle istituzioni i risultati, le idee e le proposte emerse durante i 17 giorni del Festival.

Il Festival prevede, inoltre, 17 eventi nazionali di alto livello, dedicati ai temi chiave dello sviluppo sostenibile e ai diversi Obiettivi dell’Agenda 2030, organizzati dagli aderenti dell’Alleanza, con il contributo dei gruppi di lavoro dell’ASviS. Assisi, Genova, Matera, Napoli, Roma, Torino, Udine sono le città italiane che ospiteranno queste iniziative.

Anche quest’anno il Festival prevede una forte collaborazione con la Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (Rus), al fine di rendere protagonisti gli studenti, e con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci) per valorizzare l’esperienza dei “Festival cittadini” coinvolgendo la popolazione in varie iniziative locali. In particolare, le amministrazioni comunali di Bologna, Milano, Palermo, Parma, Roma e Torino hanno deciso di promuovere il Festival a livello cittadino, con numerose iniziative di valore culturale e simbolico. Inoltre, il Festival sarà connesso con manifestazioni concomitanti che si terranno in altri Paesi in occasione della European Sustainable Development Week (Esdw), dal 30 maggio al 5 giugno.


Gli eventi del Festival in Calabria


Villa San Giovanni 18 maggio 2019

CUSTODIAMO LA CITTÀ

Associazione comunità Papa Giovanni XXIII, Comune di Villa San Giovanni (RC)

Vibo Valentia 20 maggio 2019

CITTADINANZA E SOSTENIBILITÀ

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Comitato scientifico nazionale per l’attuazione delle indicazioni nazionali e il miglioramento continuo dell’insegnamento

Rende 20 maggio 2019

LA SOSTENIBILITÀ È SVILUPPO

I.I.S. “Cosentino-Todaro” di Rende

Vibo Valentia 21 maggio 2019

CITTADINANZA E SOSTENIBILITÀ

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Comitato scientifico nazionale per l’attuazione delle indicazioni nazionali e il miglioramento continuo dell’insegnamento

Siderno 23 maggio 2019

MA COME SI FA A PENSARE? – STRUMENTI EDUCATIVI PER GENERAZIONI ATTENTE E PROPOSITIVE

Hermes 4.0 cooperativa sociale, Locride è cultura

Rende 24 maggio 2019

LA SOSTENIBILITÀ È SVILUPPO

I.I.S. “Cosentino-Todaro” di Rende

Rende 25 maggio 2019

LA SOSTENIBILITÀ È SVILUPPO

I.I.S. “Cosentino-Todaro” di Rende

Rende 27 maggio 2019

LA SOSTENIBILITÀ È SVILUPPO

I.I.S. “Cosentino-Todaro” di Rende

Rende 28 maggio 2019

LA SOSTENIBILITÀ È SVILUPPO

I.I.S. “Cosentino-Todaro” di Rende

Rende 29 maggio 2019

LA SOSTENIBILITÀ È SVILUPPO

I.I.S. “Cosentino-Todaro” di Rende

CATANZARO 29 maggio 2019

AL CENTRO LA PERSONA UMANA

Apco (Associazione Professionale Italiana Consulenti di Management)

Ricadi 30 maggio 2019

FACCIAMO GOAL…TUTTI GLI SPAZI DELL’EDUCAZIONE

D.s. Maria Salvia – Ic Ricadi

Rende 30 maggio 2019

LA SOSTENIBILITÀ È SVILUPPO

I.I.S. “Cosentino-Todaro” di Rende

Rende 31 maggio 2019

LA SOSTENIBILITÀ È SVILUPPO

I.I.S. “Cosentino-Todaro” di Rende

Rossano 01 giugno 2019

GIORNATA DELL’ACQUA

Proloco Rossano, Circolo Culturale Rossanese, Associazione RossanoRecupera

Rende 01 giugno 2019

LA SOSTENIBILITÀ È SVILUPPO

I.I.S. “Cosentino-Todaro” di Rende

Rende 03 giugno 2019

LA SOSTENIBILITÀ È SVILUPPO

I.I.S. “Cosentino-Todaro” di Rende

Rende 04 giugno 2019

LA SOSTENIBILITÀ È SVILUPPO

I.I.S. “Cosentino-Todaro” di Rende

Reggio Calabria 04 giugno 2019

IL LAVORO SOSTENIBILE PER UNA TERRA SOSTENIBILE

Hermes 4.0 cooperativa sociale

Rende 05 giugno 2019

LA SOSTENIBILITÀ È SVILUPPO

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Rende 06 giugno 2019

LA SOSTENIBILITÀ È SVILUPPO

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Rende 07 giugno 2019

LA SOSTENIBILITÀ È SVILUPPO

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Rende 08 giugno 2019

LA SOSTENIBILITÀ È SVILUPPO

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Guarda la conferanza in live streaming

Scarica: 

il Pdf del catalogo

il powerpoint della presentazione di Enrico Giovannini

il comunicato stampa della presentazione alla Rai

Rimani aggiornato su tutti gli eventi del Festival sul calendario

Sono aperte le registrazioni alla Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile (ESDW), 30 maggio – 5 giugno 2019

Il Ministero dell’Ambiente è focal point nazionale della Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile (ESDW), l’iniziativa della Rete Europea per lo Sviluppo Sostenibile (ESDN) che dà visibilità alle iniziative  che promuovono lo sviluppo sostenibile e gli obiettivi di Agenda 2030, declinati dall’Italia nella Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.

Nel 2018 l’iniziativa ha avuto un grande successo con 6.035 eventi organizzati in 34 paesi europei, a cui hanno partecipato circa 3 milioni di persone e un’ampia varietà di stakeholder impegnati nel promuovere ed organizzare gli eventi.

Le modalità di partecipazione e maggiori informazioni sono disponibili sulla locandina e sul sito www.esdw.eu