Sezione Innovazione e Ecoinnovazione

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Mipaaf: Bando per progetti innovativi contro sprechi alimentari

Bando per la selezione pubblica nazionale per l’erogazione di contributi per il finanziamento di progetti innovativi, relativi alla ricerca e allo sviluppo tecnologico nel campo della shelf-life dei prodotti alimentari e al confezionamento dei medesimi, finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze alimentari.

TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE FAQ: ORE 14.00 del 29 NOVEMBRE 2019

TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE: ORE 14.00 del 20 DICEMBRE 2019


Cosa viene finanziato

Erogazione di contributi per il finanziamento di progetti innovativi, relativi alla ricerca e allo sviluppo tecnologico, nel campo della shelf life dei prodotti alimentari e al confezionamento dei medesimi, finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze alimentari, nonché per il finanziamento di progetti di servizio civile nazionale, che assicurino una concreta applicazione dei risultati conseguiti.
Il finanziamento complessivo, per i progetti di cui al comma 1, è pari a euro 800.000 (ottocentomila/00).
Il finanziamento massimo ammissibile per ciascun progetto è pari a euro 50.000.


Chi può partecipare:

a. enti pubblici, università, organismi di diritto pubblico e soggetti a prevalente partecipazione pubblica;
b. associazioni, fondazioni, consorzi, società, anche in forma cooperativa e imprese individuali;
c. una aggregazione, nelle forme consentite dalla vigente normativa, anche temporanea o nella forma di start up, di due o più dei soggetti individuati al punto a) e b). La costituzione dell’aggregazione deve essere già avvenuta, al momento della presentazione della domanda;
d. una rete di imprese, come definita ai sensi dell’art. 3, comma 4-ter, del decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito con modificazioni dalla L. 9 aprile 2009, n. 33 e successive modificazioni ed integrazioni;
e. soggetti iscritti all’Albo nazionale ed agli Albi delle Regioni e delle Province autonome  Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile

 

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Dal CREA: la ricerca per prevenire la malattia senza rimedio degli agrumi

Potrebbe essere per gli agrumi quello che la xylella è stata per gli ulivi. Si tratta del greening o HLB (Huangolongbing o “malattia del ramo giallo”), una terribile malattia causata dal batterio Candidatus liberibacter che sta mettendo in ginocchio l’agrumicoltura mondiale. Per questo la ricerca, in una vera e propria corsa contro il tempo, sta provando a fermarne l’avanzata verso il Mediterraneo ed il Vecchio Continente, adottando una strategia preventiva grazie a PreHLB – (PREVENTING HLB EPIIDEMICS FOR ENSURING CIITRUS SURVIVAL IIN EUROPE).


La malattia senza rimedio

Si tratta del greening o HLB (Huangolongbing o “malattia del ramo giallo”), una terribile malattia causata dal batterio Candidatus liberibacter che sta mettendo in ginocchio l’agrumicoltura mondiale. Colpisce sia il portainnesto che la varietà di agrumi (arancio, pompelmo, limone, lime, mandarino) e ad oggi non si conoscono purtroppo specie agrumicole “resistenti”. Quindi, si può solo giocare d’anticipo per impedire l’eventuale diffusione del batterio, di cui esistono tre specie, alle quali è stato attribuito il nome del continente nel quale sono state ritrovate per la prima volta: asiaticus (il più aggressivo e temuto), africanus e americanus.
Il batterio viene trasmesso da un insetto parassita, ma anche attraverso l’innesto o il movimento di materiale infetto. Le piante colpite mostrano ingiallimento delle nervature e maculature a chiazze delle foglie, che progrediscono fino a conferire a tutto il ramo un intenso colore giallo. I frutti sono piccoli, asimmetrici, e mostrano a maturità una persistente colorazione verde, da cui il nome di Citrus greening. Il succo conserva un basso rapporto tra grado zuccherino e acidità. Una volta infettata, la pianta va in declino e muore nell’arco di pochi anni.
Sebbene l’HLB sia comparsa in Cina da oltre un secolo, oggi rappresenta la principale minaccia a livello mondiale per l’agrumicoltura. Basti pensare che in Florida, dalla sua prima identificazione nel  2005, ad oggi, in 14 anni, la produzione di arance è crollata più del 75%, mentre quella di pompelmo addirittura dell’85%. Intanto, il batterio viaggia ed il suo vettore è stato già ritrovato nelle Isole Canarie e in Portogallo.

L’impegno della ricerca
Per questo la ricerca, in una vera e propria corsa contro il tempo, sta provando a fermarne l’avanzata verso il Mediterraneo ed il Vecchio Continente, adottando una strategia preventiva grazie a PreHLB – (PREVENTING HLB EPIIDEMICS FOR ENSURING CIITRUS SURVIVAL IIN EUROPE).
Si tratta di un progetto H2020 di durata quadriennale, (2019-2023) con uno stanziamento di poco più 8 milioni di euro, coordinato dalla Spagna (CSIC-IBMCP) e che coinvolge 24 Paesi, tra cui quelli a vocazione agrumicola dell’area mediterranea sicuramente più a rischio (come Portogallo, Spagna, Italia, e Israele), oltre a Francia, Regno Unito, Olanda e 2 paesi extra europei  (Brasile e Cina), in cui il Greening è già presente. L’Italia partecipa con il CREA Olivicoltura Frutticoltura Agrumicoltura di Acireale, l’Università di Catania e il CNR di Bari.
Sono due gli obiettivi da raggiungere: in primo luogo lo sviluppo e l’attuazione di un piano strategico multidisciplinare che mira ad adottare tutte le principali misure per proteggere l’area agrumicola mediterranea dalla potenziale invasione dei vettori (Trioza erytreae e Diaphorina citri) e del patogeno C. liberibacter; poi, la messa a punto di nuove soluzioni per gestire la malattia, anche a lungo termine. Tra queste ultime, vi è anche l’identificazione di geni di resistenza, utilizzati per dar vita, in futuro, a nuovi genotipi immuni al batterio, mediante l’utilizzo delle New breeding techniques e la produzione di biopesticidi innovativi.

Il contributo del CREA
Ed è proprio in questo ambito che sono impegnati i ricercatori del CREA Olivicoltura, Frutticoltura, Agrumicoltura di Acireale, coordinati da Concetta Licciardello e responsabili dello studio del genoma di una pianta che resiste alla malattia, ma appartenente a un genere affine ai citrus, ovvero l’Eremocitrus glauca che, insieme al cosiddetto “Caviale di limone” è tra le pochissime specie resistenti ad HLB. Ed è proprio lì che si dovranno individuare le fonti di resistenza per “trasferirle” nelle piante minacciate e, magari, arrivare a degli ibridi che siano inattaccabili dal greening. Il CREA, inoltre, coordina tutte le attività del progetto inerenti la trascrittomica ovvero lo studio dei geni che si attivano a seguito dell’infezione. In particolare, guiderà ricercatori spagnoli, francesi e cinesi, che si interesseranno ciascuno di specie affini ai citrus, tolleranti e suscettibili al Greening. Attualmente, il CREA ha avviato la scelta delle piante e tutte le procedure che, con il nuovo anno, porteranno ai primi dati di sequenziamento di Eremocitrus.
Il trasferimento dei risultati a tutte le parti interessate (la ricerca, gli agricoltori, gli stakeholders e i servizi fitosanitari) sarà fondamentale per concorrere ad arrestare la diffusione di una malattia dagli esiti potenzialmente devastanti e che vede nei piccoli giardini (appezzamenti) -considerata la rapidità con cui la malattia si diffonde- le realtà agrumicole più a rischio.

Contatto stampa: Giulio Viggiani cell. 3384089972
Coordinatore Ufficio Stampa: Cristina Giannetti cell 345 045 1707

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Unioncamere Calabria, finanziamenti per l’innovazione

Unioncamere Calabria, desk Enterprise Europe Network (EEN),  organizza una giornata di incontro, sulle opportunità e le problematiche connesse ai finanziamenti/incentivi a favore delle imprese  in tema di innovazione.

L’evento si terrà il 5 dicembre 2019 a  partire dalle ore 9.00  e consisterà in un Focus group  dal titolo “Opportunità e finanziamenti per l’innovazione”, che tratterà i seguenti punti:

  • Principali incentivi/agevolazioni regionali e nazionali attivi a favore delle PMI sui seguenti temi: investimento, R&S, servizi, digitalizzazione
  • Insidie nella partecipazione e gestione di strumenti agevolativi da parte di PMI
  • Caratteristiche e vantaggi fiscali delle start-up e delle PMI innovative
  • Principali modalità di finanziamento di start-up e spin-off imprenditoriali
  • Percorsi di Open Innovation – metodologia e vantaggi, tipologie di imprese maggiormente interessate
  • Operazioni di crownfunding

Sarà inoltre possibile effettuare degli incontri one-to-one di assistenza specialistica con gli esperti nella sessione pomeridiana.

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione, da effettuare on line, tramite il seguente link, https://forms.gle/nah4mupHmFdmRPam8  entro il 03/12/2019 e sino ad esaurimento dei posti disponibili.

Nella richiesta di iscrizione potrà essere indicato l’interesse ad un incontro personalizzato (sessione pomeridiana) con gli esperti, indicando il quesito da sottoporre.

Le richieste saranno prese in considerazione in ordine cronologico di arrivo e fino ad esaurimento dei posti disponibili. In ogni caso, le richieste che non potranno essere accolte, riceveranno risposta tramite e-mail.

 

Scarica la locandina.

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Parte il Fondo Nazionale Innovazione

Il Fondo Nazionale Innovazione (FNI) ha una dotazione finanziaria di partenza, prevista nella Legge di Bilancio 2019, di circa 1 miliardo di euro e verrà gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti, attraverso una cabina di regia che ha l’obiettivo di riunire e moltiplicare risorse pubbliche e private dedicate al tema strategico dell’innovazione.

Con la nomina da parte di Cassa Depositi e Prestiti di Enrico Resmini, quale amministratore delegato del Fondo Nazionale Innovazione entra nell’operatività il “fondo nazionale di innovazione” denominato Invitalia Ventures Sgr. Il fondo ha una dotazione che potrà arrivare fino a 1 miliardo e sarà a supporto dell’innovazione.


Lo strumento operativo di intervento del Fondo Nazionale è il Venture Capital, ovvero investimenti diretti e indiretti in minoranze qualificate nel capitale di imprese innovative con Fondi generalisti, verticali o Fondi di Fondi, a supporto di startup, scaleup e PMI innovative. Per difendere l’interesse nazionale contrastando la costante cessione e dispersione di talenti, proprietà intellettuale e altri asset strategici che nella migliore delle ipotesi vengono “svendute” all’estero con una perdita secca per il sistema Paese.

Il Fondo Nazionale Innovazione è un soggetto (SGR) multifondo che opera esclusivamente attraverso metodologie di cd Venture Capital. Si tratta dello strumento finanziario elettivo per investimenti diretti o indiretti allo scopo di acquisire minoranze qualificate del capitale di startup, scaleup e PMI innovative. Gli investimenti sono effettuati dai singoli Fondi del FNI in modo selettivo, in conformità con le migliori pratiche del settore, in funzione della capacità di generare impatto e valore sia per l’investimento sia per l’economia nazionale. La selettività, flessibilità e rapidità degli investimenti sono gli elementi che consentono al VC la natura di strumento chiave di mercato per lo sviluppo dell’innovazione. Oltre che il modo migliore per allineare gli interessi di investitori e imprenditori verso il comune obiettivo della crescita economica.

Clicca qui per saperne di più

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Ciclo di seminari: promuovere la diversità per innovare i sistemi agricoli

Programma di seminari tecnici ARSIAL e Rete Semi Rurali nel Lazio 2019-2020

Roma, 26 novembre – 21 gennaio 2019

ARSIAL e Rete Semi Rurali vi invitano ad un ciclo di seminari indirizzati ai tecnici Arsial e Regione Lazio, aperto anche ai portatori d’interesse in materia di biodiversità agricola.
Il programma è rivolto a tutti quegli attori che si dedicano alla tutela della biodiversità, anche nell’ambito dei sistemi biologici e biodinamici, e alla transizione verso sistemi di produzione “low inputs”.

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Potenzialità del 5G per l’agricoltura

Già da diverso tempo però la lavorazione della terra è diventata un’attività molto complessa, dove la tecnologia trova un grande impiego, e una nuova rivoluzione è alle porte con l’avvento delle rete di telefonia mobile di quinta generazione. Un’ottima notizia per il Belpaese, che ha nell’agroalimentare uno dei suoi pilastri economici, nonché molte eccellenze del made in Italy. Grazie alle potenzialità del 5G molti strumenti digitali potranno esprimere appieno il loro potenziale, spalancando così le porte a una maggiore produttività, il tutto in un’ottica di agricoltura sostenibile.
Un sensore che rileva l’umidità del terreno e aziona, quando necessario, l’impianto di irrigazione, garantisce infatti un raccolto migliore e, allo stesso tempo, un minor utilizzo di acqua. Questo è però solo un semplice esempio, visto che esistono già oggi sistemi molto complessi di sensori, non solo per l’umidità ma anche per l’acidità e la temperatura del suolo, che producono una grande mole di dati, che vengono poi opportunamente rielaborati e correlati, integrati con le informazioni dei bollettini meteo o le fotografie inviate dai droni, e possono così offrire una visione chiara e aggiornata dello stato di salute effettivo delle coltivazioni.
Ci sono poi i macchinari agricoli connessi, che sono in grado di muoversi in autonomia sui campi per arare, seminare o dissodare, e i collari e i tag smart applicati al bestiame che permettono di acquisire in continuo i parametri biometrici dei capi nelle stalle o allevati all’aperto, di modo che l’allevatore possa più facilmente capire qual è il momento ideale per la mungitura e tracciare gli spostamenti delle mandrie al pascolo.
Non bisogna infine dimenticare i droni, che già oggi sono molto diffusi in agricoltura. Dotati di telecamere, sensori multispettrali e sistemi di geolocalizzazione, questi mezzi acquisiscono dati utili per ricavare ortofoto, indici di vigore e mappe di prescrizione che aiutano a capire lo stato di salute delle colture e la quantità di semi, concime e fitosanitari da distribuire.
Attualmente si sta cercando di migliorare la performance di comunicazione dei mezzi agricoli a guida autonoma che necessitano di ricevere in tempo reale i dati di posizionamento di precisione del mezzo agricolo. Il passaggio successivo prevede l’interazione del mezzo agricolo con un drone aereo, anch’esso connesso in 5G.
I velivoli equipaggiati di normali telecamere potranno per esempio volare qualche metro di fronte al mezzo e osservare il terreno al fine di riconoscere la presenza di eventuali ostacoli non osservabili da terra, ad esempio animali nascosti nella vegetazione, e fermare tempestivamente il mezzo per evitare danni e lunghi fermi macchina.

da: Repubblica.it, 11/11/2019

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Noberasco rivoluziona il modo di mangiare le caldarroste

Sono disponibili da qualche giorno sul mercato le Caldarroste Express di Noberasco: una vera novità per il reparto ortofrutta, che conferisce contenuto di servizio ad un tipico frutto autunnale rendendone facile e pratico il consumo.

Grazie all’innovativa tecnologia produttiva utilizzata dall’azienda ligure, la qualità organolettica e nutrizionale della castagna viene preservata e proposta a scaffale in formato ready to eat.

Racchiuse in una pratica confezione doypack microondabile, per la preparazione bastano 30 secondi in microonde o 4 minuti in forno.

Noberasco presenta la novità dell’autunno: Caldarroste Express, un’idea per rendere più facile il consumo delle castagne.
Per le Caldarroste EXPRESS Noberasco ha selezionato le migliori castagne italiane che offrono in pochi secondi tutto il piacere e la fragranza delle caldarroste già sbucciate e appena sfornate.
Racchiuse in una pratica confezione doypack microondabile, senza forare o aprire la confezione bastano 30 secondi in microonde o 4 minuti in forno per soddisfare la voglia di autunno a tavola.

Frutto privo di glutine, fonte di energia e dalle importanti proprietà nutrizionali come magnesio, vitamine del complesso B e Ferro, Noberasco grazie all’innovativa tecnologia produttiva utilizzata preserva le qualità della castagna, togliendo lo stress della preparazione e lasciando solo il momento piacevole della degustazione.
Infatti, la praticità della preparazione rende facile il consumo del frutto anche in altri contesti in modo che possa essere scelto, ad esempio, come merenda salutare o anche come ingrediente per sperimentare nuove ricette.
Nessuna variazione nel gusto che è quello delle migliori caldarroste preparate tradizionalmente ma senza nessun lungo procedimento!

Il lancio delle Caldarroste EXPRESS è accompagnato dalla simpatica campagna #ZeroSbattimenti su Instagram, Facebook e Linkedin. https://www.facebook.com/watch/Noberasco/

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Al Mise il tavolo su Transizione 4.0

Presentato il piano per estendere del 40% la platea delle imprese e primi passi verso il Green New Deal

Si è svolto ieri 13 novembre al MiSE il tavolo su Transizione 4.0, presieduto dal Ministro Stefano Patuanelli, a cui hanno partecipato le associazioni che rappresentano il tessuto imprenditoriale del nostro Paese.

L’incontro ha avuto l’obiettivo di avviare un confronto sui risultati raggiunti in questi anni dalle misure previste dal Piano Impresa 4.0, al fine di migliorare gli strumenti già esistenti e individuare un nuovo assetto, che attraverso una programmazione pluriennale possa supportare PMI e Grandi imprese verso una transizione tecnologica che premi anche la sostenibilità ambientale.

In apertura del tavolo, il Ministro Patuanelli ha illustrato dapprima i dati disponibili relativi al 2017 delle principali misure agevolative (iper e super-ammortamento, credito d’imposta per le spese in ricerca e sviluppo), dai quali si evince come il Piano Impresa 4.0 abbia premiato maggiormente le medie e grandi imprese rispetto alle imprese di minore dimensione. Inoltre, è stato sottolineato come dopo un 2017 record negli ordinativi interni di macchine utensili, si è registrato a partire dal 2018 un progressivo calo degli ordini che si è andato ad accentuare nei primi nove mesi del 2019.

A tal riguardo, il Ministro Patuanelli ha sottolineato come sia necessario portare avanti un percorso condiviso con gli attori presenti al tavolo, migliorando lo schema della legge di bilancio per il 2020-2022, con la quale il Governo ha stanziato complessivamente risorse pari a circa 7 miliardi di euro per la proroga al 2020 delle misure fiscali del Piano e l’introduzione per gli anni 2020-2022 del credito d’imposta sull’economia circolare (green economy).

L’obiettivo del Ministro Patuanelli è adesso quello di procedere ad un riassetto delle misure fiscali del Piano su una base di programmazione pluriennale, potenzialmente in grado di ampliare fino al 40% la platea delle imprese beneficiarie, incrementando significativamente il numero delle PMI. In particolare, procedendo alla razionalizzazione e alla semplificazione dell’utilizzo degli strumenti da parte delle imprese, attraverso la trasformazione di iper e super ammortamento in credito d’imposta a intensità crescente, si punta ad incentivare di più rispetto agli anni precedenti gli investimenti in formazione 4.0 e in trasformazione tecnologica e digitale, soprattutto se finalizzati alla sostenibilità ambientale. Inoltre si punta a valorizzare gli investimenti nei settori dell’innovazione e del design che rappresentano dei capisaldi del Made in Italy.

Nel corso dell’incontro è stato infine ricordato che il MISE dedica alle tematiche relative alla Trasizione 4.0 alcuni interessanti agevolazioni a sportello per grandi progetti di R&S focalizzati su industria sostenibile, agrifood, economia circolare, fabbrica intelligente, riconversione produttiva, scienze della vita.

Accedi e scarica da qui la presentazione transizione40_web

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Origine, Tracciabilità e Sicurezza per la sostenibilità dei Sistemi Agroalimentari

Il prossimo 10 Dicembre si terrà presso l’Accademia dei Georgofili di Firenze il Convegno dal titolo:  Origine, Tracciabilità e Sicurezza per la Sostenibilità dei Sistemi Agroalimentari. Dalla produzioni tipiche italiane alle commodities: l’esigenza di garantire origine, tracciabilità e sicurezza delle produzioni agroalimentari.

Il convegno è organizzato dall’ENEA Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali  – Divisione Biotecnologie e Agroindustria e promosso dall’Infrastruttura di ricerca  METROFOOD-RI “Infrastructure for promoting metrology in food and nutrition”, l’infrastruttura di ricerca ESFRI a coordinamento ENEA, nel domino Health & Food, nata per supportare la ricerca e sviluppare sinergie e soluzioni concrete nel campo della qualità, della sicurezza e dell’autenticità degli alimenti.

Il Programma in allegato.

La partecipazione è riservata a coloro che si saranno registrati entro giovedì 5 dicembre 2019 a: adesioni@georgofili.it – Le iscrizioni saranno accolte compatibilmente con la capienza della sala (100 posti). Sito web Accademia dei Georgofili www.georgofili.it.

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Agrifood Next 2019

Tecnologie innovative per produrre packaging 100% biodegradabile dagli scarti caseari, “orti” hi-tech per coltivare verdure a bordo di veicoli spaziali e in altri “spazi” urbani ove sia necessario garantire cibo fresco, corretto apporto nutrizionale e alimentazione di alta qualità. Ma anche speaker “on stage” per parlare di agricoltura di precisione, salute, benessere, economia circolare e sicurezza alimentare.
E’ il “pacchetto” ENEA per Agrifood Next | AgriCircus l’evento in programma il 15 e 16 novembre a Siena per promuovere i progressi della scienza e le opportunità offerte dal trasferimento tecnologico e valorizzare i casi di innovazione nel settore agrifood italiano. Vi aspettiamo! Segretariato Italiano di PRIMA Università degli Studi di Siena Fondazione per la Qualità di Vita Comune di Siena.

Sito web  di riferimento: https://agrifoodnext.it/