Agrivoltaismo e serre innovative
Sono stati presentati questo gennaio al Sival di Angers due nuovi modelli di serra altamente innovativi che rendono più competitive le produzioni in coltura protetta soprattutto nel quadro dei cambiamenti climatici che amplificano l’incertezza data dalla variabile meteo.
La prima si chiama Asy-Tracker, dell’azienda Ets Barre di Clairac in Aquitania. Partecipante agli Innovation Awards, questa serra introduce l’innovativo sistema denominato Agrivoltaismo dinamico (Agrivoltaïsme dynamique) applicato ad una struttura di serre asimmetriche proprie dell’azienda.
Attualmente non esiste energia rinnovabile in grado di soddisfare, in maniera sostenibile il fabbisogno di una serra, sia in termini di capacità di approvvigionamento, normalmente insufficiente, che di spazio necessario per gli impianti di produzione di energia che di solito supera di gran lunga le superfici disponibili con la conseguenza che laddove vengono applicate si verificano ritardi significativi nella precocità produttiva e perdite fino al 70% nelle colture, ad esempio, di pomodoro; dell’81% per i peperoni e del 53% per le fragole.
La questione ‘elettricità verde’ per le serre, è insomma ancora una questione irrisolta e in questo quadro si inserisce la tecnica dell’Agrivoltaismo dinamico che è una sorta di tecnica pilota allo studio dal 2007 che si basa su pannelli mobili sempre orientati verso il sole grazie ad uno sterzo dinamico e intelligente con controllo n remoto e pianificazione della rotazione in funzione delle esigenze fisiologiche della pianta e delle tecniche di coltivazione usate.
Questo sistema garantisce un controllo costante e in tempo reale dell’ombreggiatura in serra, in base ai parametri di coltura impostati, alle previsioni meteo e alle esigenze dell’agricoltore, eliminandola del tutto, ad esempio, durante i mesi invernali quando il bisogno di luce è maggiore. In quelli estivi, invece, quando è maggiore il, fabbisogno di ombra, l’elettricità prodotta dalla serra, diventa un suo sottoprodotto.
L’altra grande novità in tema di serre hi-tech, è stata presentata da CMF Cultures e si chiama Green Push. È un’innovativa serra metallica multispan (ossia basata su strutture multiuso con lati verticali, tetti alti e grondaie interconnesse) che permette un’accelerazione della produzione e maggiori rese.
L’innovazione principale sta nella struttura e in particolare nel nuovo dimensionamento del tubo ovale (che compone la struttura della serra insieme ai pilastri metallici) che è più grande rispetto a quello che si trova sul mercato: 105×60 mm, contro i 50X90 mm dei tubi più grandi.
Ciò permette una maggiore resistenza della struttura che può reggere fino al 60% di carico in più a parità di perimetro; un aumento di luce dentro la serra del 10% ed un aumento delle rese che per la varietà di fragole Manon de Frais arriva da 400 a 500 grammi per pianta con un calibro medio per frutto di 15-18 g.
Per saperne di più Sival di Angers