Piccoli frutti, presentate al “Global Berry Congress 2019” le soluzioni 100% Green di Arrigoni
Le innovative proposte sviluppate per lamponi, mirtilli & co. riproducono le condizioni del sottobosco e proteggono integralmente dagli insetti dannosi.
Arrigoni, realtà leader a livello internazionale nel settore tessile tecnico per l’agricoltura, è stato tra i protagonisti all’edizione 2019 del Global Berry Congress, svoltosi dal 25 al 27 marzo a Rotterdam. Con un intervento tenuto da Milena Poledica, agronoma e ricercatrice del Gruppo, invitata per l’occasione a questo esclusivo appuntamento, l’Azienda ha presentato a una platea di operatori e ospiti internazionali le proprie innovative soluzioni “100% green” per proteggere i piccoli frutti da eventi atmosferici e insetti dannosi.
“La produzione di frutti rossi – ha rilevato tra l’altro Poledica – non conosce crisi, grazie al sempre maggiore interesse che questi super food suscitano tra i consumatori di tutto il mondo. Un dato, su tutti, può aiutare a comprendere il trend in corso: mentre nel 2017 sono stati raccolti nel mondo 13,4 milioni di tonnellate di berries (piccoli frutti e fragole), nel 2020 ne sono previste 15,4 milioni di tonnellate (fonte: Ncx Drahorad). Nello specifico, oltre il 70% della produzione mondiale di piccoli frutti è costituita da fragole, ma cresce anche la produzione di mirtilli, lamponi e more. Nel 2020 verranno raccolti 2 milioni di tonnellate di mirtilli, rispetto ai 1,7 milioni di tonnellate del 2017. Il volume di lamponi e more aumenterà dagli 1,3 milioni di tonnellate del 2017 agli 1,4 milioni di tonnellate del 2020.
Tuttavia – prosegue Poledica – come accade per altre colture ad alto valore, coltivare frutti di bosco comporta un elevato livello di rischio perché si tratta di produzioni molto sensibili alle condizioni ambientali. I produttori di mirtilli, fragole, lamponi cercano costantemente modi per ridurre l’impatto ambientale e rispondere alle crescenti esigenze del mercato e a quelle selettive dei consumatori. In tale contesto si inserisce l’impegno di Arrigoni per aiutare i coltivatori di frutti di bosco di tutto il mondo a migliorare la qualità, la sostenibilità e assicurare la produzione di mirtilli, fragole, lamponi e altri frutti di bosco”.
In primo luogo, per riprodurre le condizioni ideali del sottobosco al fine di coltivare fragole, mirtilli e lamponi, c’è Robuxta® Mdf White. I vantaggi che questa soluzione assicura sono diversi e si possono sintetizzare in una serie di concetti chiave: elevata resistenza meccanica; migliore distribuzione della luce intorno alle piante; migliori risultati nello sviluppo omogeneo e nel vigore delle piante grazie al colore bianco (meno perdite e maggiore irradiazione utile per la fotosintesi); giusto livello di luce anche per piante con ridotta necessità di irradiazione; ambiente più fresco sempre grazie alla scelta del colore bianco; minori danni dovuti a radiazione diretta grazie alla diffusione e alla riflessione dei raggi infrarossi.
I vantaggi della soluzione Robuxta® Mdf White, illustrati da Poledica in occasione del congresso, sono stati anche misurati sul campo, grazie a due diverse sperimentazioni condotte in Italia del Sud e in Sudafrica. “In Italia, – ha spiegato la ricercatrice – le prove in campo hanno evidenziato, per le piante di lampone protette con Robuxta® Mdf White, un aumento della produttività fino al 41,34%. Anche la qualità stessa è migliorata: il 63,4% dei frutti si è rivelato ideale in termini di calibro e colore, con una seconda scelta che è scesa al 36,6%, rispetto al 45 o 55% dei sistemi di protezione tradizionali.
Grazie a un livello di ombreggiamento ottimale (46%), si riproducono di fatto le condizioni del sottobosco, con minori temperature di 4 – 5 gradi anche nei mesi più caldi, il che agevola lo sviluppo delle piante e facilita il lavoro degli operatori. Un’altra prova in campo molto convincente – ha proseguito – è stata fatta in un impianto di mirtilli in Sudafrica, questa volta con Robuxta® Ldf White, ovvero uno schermo protettivo a maglie leggermente più larghe (Low density factor). In questo caso, con una temperatura esterna di 34°, nella zona delle foglie la temperatura registrata è stata di 28°.
Non meno importante nella composizione chimica del filato degli schermi Robuxta® Mdf Whitee Ldf White è stato inserito un additivo, l’esclusivo LD – Light Diffusion, che aumenta la diffusione della luce; essendo esso stesso parte della rete, il suo potere selettivo non cambia nel tempo”.
Analoghi vantaggi, a livello di additivo LD e di proprietà termo-riflettenti, si possono ritrovare anche con gli schermi Prisma® di Arrigoni.
Realizzati con ARLENE HT® monofilo di polietilene ad alta tenacità, le reti antinsetto Biorete Air Plus® di Arrigoni sono efficaci nell’impedire che gli insetti nocivi raggiungano i raccolti e causino danni, aumentando allo stesso tempo la circolazione dell’aria all’interno della serra. Il sistema di protezione antinsetto riduce di conseguenza la necessità dei pesticidi, con soluzioni che arrivano a contrastare gli attacchi di Drosophila Suzukii e altri insetti.
Ancora, per le aree piovose la soluzione di Arrigoni è Protecta®, un tessuto a magliatura molto fitta che protegge le colture dalla pioggia, ma consente un adeguato passaggio d’aria. Opportunamente inclinato, esso riduce del 90% il passaggio della pioggia ma, al contempo, consente un sufficiente passaggio d’aria, permettendo la conservazione di un buon microclima interno e la protezione da vento, gelo e sole. Anche il tessuto antipioggia a copertura orizzontale può essere integrato dalla protezione laterale fornita dagli schermi in Biorete®, efficaci nell’impedire agli insetti di entrare in contatto con le piante e di arrecare danni in frutticoltura.
Completano le proposte Arrigoni per i piccoli frutti le reti antigrandine Fructus® e gli schermi bioclimaticiArricover®. Questi ultimi, in particolare, sono stati pensati per il pieno campo e, in un’unica soluzione, migliorano il microclima e proteggono da gelo, insetti e grandine leggera.
Il gruppo ARRIGONI opera nel settore tessile tecnico dal 1936. Nel 1959 inizia la produzione di reti in polietilene. Ha oggi oltre 50 anni di esperienza nel settore delle reti protettive.
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